Ecco quello che devi sapere sull’autismo.

Disturbo dello Spettro Autistico (DSA) è un termine generico usato per descrivere un gruppo di disturbi dello sviluppo neurologico.

Questi disturbi sono caratterizzati da problemi di comunicazione e interazione sociale. Le persone autistiche dimostrano spesso interessi o modelli di comportamento limitati, ripetitivi e stereotipati.

Il DSA si trova in individui di tutto il mondo, indipendentemente dalla razza, dalla cultura o dal contesto economico. Gli studi mostrano che l’autismo si presenta più spesso nei maschi che nelle femmine, anche se quando compare in una bambina solitamente presenta una gravità maggiore.

Vi sono indicazioni che i casi di autismo nel mondo siano in costante aumento. Alcuni attribuiscono questo fenomeno a fattori ambientali. Tuttavia, gli esperti discutono se c’è un reale aumento dei casi o solo diagnosi più frequenti.

Tipi di autismo

Si parla di spettro dell’autismo, per usare la metafora dello spettro della luce e indicare la presenza di molteplici sfaccettature nella sindrome autistica.

Ci possono essere persone autistiche con un funzionamento intellettivo compromesso, che avranno bisogno di essere seguite per l’intero arco della vita. Al contrario ci possono essere autistici molto intelligenti, anche più della media della popolazione generale. Questi avranno difficoltà relazionali nella loro esistenza e sarà comunque difficile per loro rapportarsi al mondo. Potranno tuttavia raggiungere ottimi livelli di autonomia, laurearsi e anche sposarsi.

Molte persone si chiedono se si può guarire dall’autismo. La verità è che lo sviluppo neurologico del soggetto con autismo è qualitativamente differente rispetto allo sviluppo normotipico: la persona autistica pensa e percepisce il mondo diversamente dalle altre persone. In questo senso l’autismo si configura come una disabilità permanente, che accompagna il soggetto nel suo ciclo vitale.

Quali sono i sintomi dell’autismo?

I sintomi dell’autismo solitamente si manifestano nella primissima infanzia, tra i 12 e i 24 mesi di vita, anche se può succedere che compaiano dopo. Il quadro clinico conclamato si realizza progressivamente nel tempo, comunque entro il terzo anno di età, con segnali che spesso sono difficili da identificare per un occhio non esperto.

I primi segni di autismo possono includere un marcato ritardo nel linguaggio o nello sviluppo sociale. Il bambino con autismo mostra difficoltà nell’interazione sociale reciproca (es. non partecipa al gioco del cucù) e nella comunicazione sia verbale che non verbale (la gestualità è ridotta); presenta, inoltre, un repertorio limitato e ripetitivo di comportamenti e interessi (es. ama mettere i giocattoli in fila, ma non li usa per realizzare trame di gioco più complesse).

Ecco come si manifestano i problemi di comunicazione e interazione sociale nella quotidianità:

  • Spesso la persona autistica fatica a guardarti negli occhi. Ti sarà capitato di vedere che distoglie lo sguardo.

  • A volte non ti saluta, ma questo non avviene per mancanza di educazione o per una specifica antipatia nei tuoi confronti.

  • Non sempre partecipa in modo interessato alla conversazione. A volte può sembrare distratta o interessata solo alle sue cose.

  • Anche il tono di voce non sempre è adeguato al contesto: a volte può alzare la voce in ambienti in cui bisognerebbe mantenere un volume basso (es. in biblioteca o in chiesa). Magari parla con un tono sempre uguale, che esprime poco le emozioni.

  • Una particolarità che puoi avere incontrato è la capacità della persona con diagnosi di autismo di parlare per slogan pubblicitari o ripetere dialoghi dei personaggi di cartoni animati o film.

Qui alcuni esempi di cosa vuol dire avere modelli di comportamento ripetitivi e stereotipati:

  • Un bambino autistico può trascorrere un intero pomeriggio a giocare con la carta delle caramelle, muovendola tra le dita per sentire i rumori che emette o osservando le increspature che assume la carta; può far roteare ripetutamente un laccio, una corda o degli elastici.

  • A volte i bambini con autismo amano camminare sulla punta dei piedi o assumere posture strane nello spazio; talvolta dondolano con il busto ripetutamente in avanti e indietro.

  • Molte persone autistiche collezionano oggetti e sono molto attenti che questi siano sempre posizionati nello stesso posto e nello stesso modo; potrebbero arrabbiarsi molto se qualcuno dovesse toccare o spostare i loro giochi.

Alcuni di questi sintomi si possono trovare anche in persone con altre diagnosi, ed è proprio per questo che serve l’occhio di un esperto, per stabilire se c’è autismo oppure no. Gli individui vengono valutati all’interno di ciascuna categoria e poi si nota la gravità dei loro sintomi.

Quali sono le cause dell’autismo?

Alla base dell’autismo sembra essere presente una forte componente genetica, nel determinismo della quale concorrono tuttavia molti altri fattori. Le ricerche più recenti dimostrano che non esiste una causa unica.

Di fatto, a tutt’oggi, le cause dell’autismo risultano ancora sconosciute.

Perché è importante conoscere l’autismo.

Le persone con diagnosi di autismo possono sembrare strane o insensibili, invece sentono molto, a volte più delle persone normotipiche. Soffrono per le loro incapacità sociali e per il rifiuto che spesso ottengono dalla collettività.

Molti autistici si impegnano ogni giorno per imparare a stare con gli altri, conoscere le regole sociali dominanti nei diversi contesti culturali e provare a metterle in pratica, nonostante le loro difficoltà neurologiche. Lo stesso fanno le loro famiglie: genitori e fratelli che soffrono per l’isolamento sociale a cui sono costretti dall’ignoranza, intesa proprio come mancanza di conoscenze.

Parlare di autismo in modo competente serve a sensibilizzare verso un importante tema di interesse sociale. Vuol dire impegnarsi per conoscere le caratteristiche del funzionamento delle persone con autismo, per stare vicino alle famiglie che ogni giorno convivono con questa complessa sindrome.

Aprile è il mese dedicato alla consapevolezza sull’autismo.

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